548DAB Magie di Omnia

mercoledì 27 gennaio 2010

C'è chi dice NO

Questo davvero non vedevo l'ora di pubblicarlo. Il commento negativo. E viene da una persona, un mio carissimo amico, che stimo oltre l'immaginabile, la cui onestà intellettuale è molto più che indiscutibile. Il suo commento mi ha fatto riflettere, mi ha spiazzato e mi sono reso conto che lo stavo cercando. Disperatamente.

Non sono masochista, non è che vado alla ricerca di commenti negativi, ma amo riceverli, perchè amo mettermi in discussione. Il fatto è che in generale ho ricevuto critiche positive, il mio romanzo piace. Non senza riserve, ovvio, ma almeno intrattiene.

E io continuo a chiedermi. Ho sbagliato qualcosa sicuro, qualcosa di mastodontico, non posso aver scritto un bel romanzo. E' la prima cosa completa che scrivo! Quante cose ancora devo imparare? Milioni, spero.
Ma cosa mi è stato detto?

Non hai talento per scrivere.

Detto così è lacerante, tagliente come una lama affilata, una mannaia che cade sul collo dell'anatra starnazzante.
In realtà il commento era più complesso, ovvio.
Il sunto è che il mio talento sta nel costruire le scene, il mondo, in parte anche i personaggi. Le situazioni sono intriganti e il materiale molto creativo. Ma al passaggio su carta, la tecnica e lo stile risultano artritici. Non è favoloso?

Avere qualcosa su cui lavorare è rivivificante. Del resto, è il mio primo libro, la prima tiratura. Sarà zeppa di refusi, errori di editing, ripetizioni e frasi disarmoniche. Le pagine saranno a volte sconnesse stilisticamente, il grafico della brillantezza della scrittura avrà sali e scendi paurosi. Ci sto. E' il mio primo libro e non è il mio mestiere principale, penso che sia il minimo.
Aver scritto un libro noioso, mi avrebbe ferito a morte.

Del resto, se avessi avuto la vocazione, il tormento e l'estasi dello scrittore, sarei uno scrittore. Ma non lo sono.
Sono un umile mestierante della fantasia. Cerco con lo studio e la pratica di mettere su carta i miei deliri, affichè siano più comprensibili per tutti, il più possibile.

Ma ho ancora tanta strada da fare, tantissimo da imparare, notti bianche da passare con il cruccio della forma e della tecnica.
Grazie Simone.

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domenica 24 gennaio 2010

Tutti gli Anobii vengono al pettine


Speravo che qualcuno si prendesse il disturbo di scrivere qualcosa sul mio libro ed è successo, su Anobii. E quanto sono stato contento di leggerlo, non potete immaginarlo.

Sono solo due, ma sono preziosissimi. Ecco il primo:

Questo è Leo:

Bel romanzo nel complesso. Tanta fantasia, tanta magia, personaggi simpatici e una storia di base originale. Scrittura scorrevole, spesso divertente. Ci sono due "pecche", però, che a mio avviso rovinano un po' l'atmosfera. La prima è la rapidità con cui vengono spiegate la storia di Omnia e tutte le sue infinite e interessanti caratteristiche. La seconda è la semplicità con cui vengono risolte le situazioni che sembravano, a ragione, insormontabili (vedi le sconfitte dei numerosissimi mostri). Nell'insieme, tuttavia, emerge una storia intrigante che apre molte aspettative per un suo seguito, in cui l'autore possa rimediare agli "errori" di cui accennavo prima. Credo che le potenzialità per farlo ci siano eccome.


Mi sento in imbarazzo a rispondere, però qualcosa voglio dire. Grazie, prima di tutto, per l'apprezzamento. Secondo cosa, è vero, la storia di Omnia è liquidata con poche pagine. C'è un motivo: non a tutti piacciono i tomi che narrano le cronache di un mondo inesistente. A molti piace entrare subito nella storia, capire come funziona il mondo vivendolo e non leggendo un resoconto. In altre parole il prologo è un compromesso. E come tale lascia scontenti alcuni. E mi spiace, ovvio. Di cose da dire sulla storia di Omnia ne avrei, eccome se ne avrei! L'ho scritta, nel dossier. Gli scontri ideologici tra gli esodiani, le Ere omniane, la Grande Guerra, l'Istituzione della Gestione a Triade dei Basilei, la stesura dello Statuto Magico Supremo. Tante cose, che spero un giorno troveranno posto nei romanzi, ma che per ora rappresentano un background storico-culturale per i personaggi, a favore della loro veridicità.
Sul secondo appunto, è vero, alcuni scontri sono risolti in maniera semplice (non semplicistica) ma questo perchè sono dei ragazzini a risolverle e lo fanno con i mezzi che hanno e anche perchè, a volte, contro complicazioni insormontabili, la soluzione può essere elementare, rischiosa, appunto, impensabile.

Il secondo commento:

Carino, non male gli spunti che spero vengano meglio sviluppati nel sicuro seguito.Mancano delle spiegazioni importanti , dal mio punto di vista , per rendere ancora piu' avvincente la trama , ma tutto sommato non male come inizio per Fabio alias cicobyo!

Di nuovo grazie. Molte spiegazioni sono volutamente omesse, scelta ignobile e narcisistica, ma inevitabile per non annoiare il lettore, che stimo a tal punto che sono sicuro, con un po' di ragionamento e molta immaginazione, troverà le risposte anche nel libro che ha in mano. Indizi ce ne sono. Eccome se ce ne sono.

Per ora questi sono due commenti ufficiali. Apetto ancora un paio di recensioni, che non mancherò di pubblicare.Purtroppo la maggior parte dei commenti mi sono arrivati in forma privata e sarebbe una mancanza di rispetto pubblicarli. Per cui, se me ne verrà data l'autorizzazione, li renderò pubblici, ma in questo modo li snaturerei, perchè non sono stati scritti per tutti, erano resoconti diretti a me, e questo io lo rispetto.



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