548DAB Magie di Omnia: Cuore d'Acciaio

sabato 4 luglio 2009

Cuore d'Acciaio

Riapro la rubrica sugli incipit con uno degli inizi più fulminanti che abbia mai letto, quello del romanzo di fantascienza-new weird di Michael Swanwick "Cuore d'Acciaio", ormai introvabile, ma che potete trovare su e-mule.

Anche se allora la bimba rapita ai mortali non lo sapeva, la sua decisione di rubare un drago e scappare nacque la notte in cui i bambini si riunirono per complottare la morte del loro supervisore.



Di sicuro è un incipit folgorante, che entra subito nell'azione, con poche e semplici righe ci racconta una storia intera. E' proprio questo accenno che domina i primi capitoli del romanzo e oltre. Inizio speciale per Swanwick, che non ci introduce tramite l'ambientazione, o evocativi passaggi di descrizione, ma direttamente nelle intenzioni della protagonista, una bambina di nome Jane, molto ben caratterizzata, soprattutto a livello umano.

Parentesi. Viste le recenti polemiche alla mia recensione del romanzo di Gamberetta ci tengo a sottolineare un paio di cose.
Sono stato spinto a leggere questo romanzo perchè si dice (a SUA detta) che sia uno dei capi saldi del New Weird, il genere del Bizzarro, da me tanto biasimato nella recensione suddetta.
Mi sono detto "se è il genere, proverò disgusto anche a leggere questo romanzo" e invece... in parti come questa:


«Vieni,» disse lei mettendo a forza un po’ di sollecitudine nella voce. «Devi tornare a letto.» Lo prese per un braccio, sconvolta sentendo quant’era leggero, quanta poca resistenza le opponeva, e lo guidò al suo lettino. Lo fece sdraiare e rincalzò la coperta. Toccarlo non era così repellente come aveva pensato.
«No. Tu devi...» Per la prima volta aprì l’occhio. Non aveva il bianco. La pupilla si era allargata oltre la palpebra, scoprendo un buco nero e senza luce completamente fuori dall’universo. Jane gli lasciò il braccio, spaventata. «Trampolo... non era... il solo che stava crescendo. Io ho la seconda vista. Non molta, ma un pizzico ce l’ho.»
Rabbrividì ancora. L’awen era su di lui, si muoveva sotto la sua pelle, minacciando di frantumargli le ossa dall’interno. La struttura sottile fremeva per tanta forza, come un motore per la troppa tensione.
Dominando la propria paura, Jane si infilò sotto la coperta, lasciando che li avvolgesse entrambi nelle sue pieghe, come sotto una tenda. Abbracciò Galletto e lo tenne contro di sé. Era freddo come un cadavere.


Mi sono quasi commosso. Anche del fatto che stessi leggendo un New Weird in cui ci fossero dei veri sentimenti! Che dire? In questo romanzo il bizzarro non manca di certo, ma i personaggi sono umani fino all'inverosimile e lo scrittore ama i bambini e non gode delle loro sofferenze, ne sono certo.

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