548DAB Magie di Omnia: Memorie di una geisha

martedì 26 giugno 2007

Memorie di una geisha

Immaginiamo di essere seduti, voi e io, in una stanza silenziosa affacciata su un giardino, a parlare del più e del meno e a sorseggiare una tazza di tè verde, e che il discorso cada su un fatto avvenuto tanto tempo prima e che io vi dica: "Il pomeriggio in cui incontrai quell'uomo... fu il più bello della mia vita, e anche il più brutto". Sono convinta che mettereste giù la vostra tazza e replichereste: "Be', come'è possibile? Era il più bello o il più brutto? Una cosa esclude l'altra!" Di solito riderei di me stessa, dichiarandomi d'accordo con voi, ma la verità è che il pomeriggio in cui incontrai il signor Tanaka Ichiro fu al tempo stesso il migliore e il peggiore della mia vita. Mi era sembrato un uomo così affascinante che persino il sentore di pesce che proveniva dalle sue mani aveva un che di profumato. Ma, se non l'avessi conosciuto, sono sicura che non avrei mai fatto la geisha.

Artur Golden, Memorie di una geisha


E pensare che l'autore l'aveva dapprima scritto in terza persona! Il libro, invece, è raccontato dalla piccola Chiyo gettata nel piccolo mondo di gheishe, di piccole donne ingigantite dalla loro aura, così teatrale per noi occidentali. L'icipit è un po' lungo, nella parte iniziale, però l frase finale chiarisce il tutto. Personalmente avrei iniziato con "Il pomeriggio...", in media res, come si usa fare. Diciamo che te lo aspetti un incipit così per questo romanzo e le aspettative non vengono deluse... ma occhio: appropriato e scontato sono due cose diverse!


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