548DAB Magie di Omnia: Assenza giustificata

martedì 22 dicembre 2009

Assenza giustificata

Sì lo so che sono stato parecchio assente dal blog, ma per motivi validi: la promozione del romanzo. Iniziata molto prima della sua pubblicazione, aveva senso impegnarsi di più una volta che il libro era nelle librerie. Partendo con la presentazione a Torino (dove ho imparato alcune nozioni importanti su come parlare in pubblico) la strada ormai è tracciata, non resta che percorrerla.

Stimolata la curiosità sulle nozioni, aggiungo - subito - le due lezioni apprese alla presentazione: tenere il microfono vicino alla bocca quando parli e non perdersi nelle deviazioni parentetiche. Penso capiti a tutti i "padri" di un'opera letteraria, ma in particolare affligge me, creatore di un mondo fin troppo realistico, in cui ogni dettaglio si trascina implicazioni sempre più astruse. Per cui le domande su Omnia hanno causato risposte da ricovero immediato. Ma è così, prendere o lasciare.
In ogni modo la presentazione di Torino è stato un ottimo banco di prova, il contatto con il pubblico è comunque stimolante.

Da quando il libro è uscito, ho ricevuto diverse recensioni, via mail, su Anobii o Facebook. Quando saranno ufficializzate non mancherò di segnalarvele. Per ora vi riporto la mail della mia maestra di italiano delle elementari, alla quale ho regalato con affetto e riconoscenza, una copia del romanzo:

Più di venti anni fa. Fabio il bambino pestifero fantasy che ha lasciato tracce
riconoscibili nei meandri della memoria.Leggendo il tuo avvincente romanzo mi sono ritrovata maestra sui banchi di scuola,quando con atteggiamento "maieutico "stimolavo i miei alunni a scoprire le emozioni del leggere e dello scrivere.

La narrazione delle vicende dei tuoi personaggi,fantasiosi e surreali, intercalata da linee descrittive che evocano ricordi d' infanzia rendono OMNIA un romanzo travolgente.......SIA l'INIZIO di altri fantastici viaggi!!!!

Maria Agnese


è un commento splendido, ma mi riprometto di pubblicare anche la prima recensione negativa che riceverò.

In questo periodo di silenzio del blog ho fatto molto per il romanzo, cose impensabili e irrealizzabili senza il prezioso appoggio di persone straordinarie. In primis la presentazione alle Librerie Coop il 22 gennaio 2010 a Bologna. Una location prestigiosa e un'occasione importantissima per il lancio nella mia zona adottiva.
Ma in questi giorni sono a Poggio Moiano, a casa mia, nella mia zona. Ieri, a Contigliano - in provincia di Rieti - due classi elementari hanno avuto la possibilità di vivere la magia della Bottega delle Cose Preziose per la prima volta legata al romanzo uscito e leggibile.

Stamattina conferenza stampa a Rieti alla presenza dei più importanti organi stampa locali.
A breve metterò nella rassegna stampa tutti gli articoli pubblicati sul romanzo. Per ora vi lascio il link al Giornale di Rieti, una testata locale molto seguita:

Il Giornale di Rieti

Il 27 dicembre presenterò a Poggio Moiano, il 6 gennaio la Bottega delle Cose Preziose sbarcherà a Rieti. Vacanze? Cosa sono?

Il fatto è che realizzare davvero il casino che ho combinato non è stato facile. Ho scritto un libro, è stato pubblicato, e ora qualcuno ne parla, qualcun'altro lo legge e qualcun'altro ancora esprime pareri, pretende spiegazioni da me. I Giornalisti fanno domande, mi ritrovo a parlare in pubblico di cose che prima dicevo solo nella mia testa. La cosa più imbarazzante sono i complimenti, quelli ancora non riesco a gestirli. Mi imbarazzano. Soprattutto se sono diretti a me e non al romanzo. I meriti non li ho io, li ha e li deve avere il romanzo, perchè è lui che suscita emozioni e intrattiene, non io, io sono un umile servitore della mia opera.

E' questo il casino. Ora leggo "scrittore" nei titoli dei giornali, nei sottopancia dei servizi tg, e mi chiedo se era questo che sognavo davvero, se volevo che la gente mi definisse uno scrittore. Per me gli scrittori sono Calvino, Follet, Manzoni... che c'entro io?
Io ho dato forma alle mie idee, ho scritto un libro, ma non so se sono uno scrittore, si può essere un mestierante solo se ci si cimenta nel mestiere? Secondo me è un po' presto, ma capisco che tutti abbiamo bisogno di etichettare il prossimo, anche solo per poterlo chiamare.

Io non lo so, io spero solo che il libro piaccia, che diverta e di non venire giudicato per quello che ho scritto solo perchè l'ho scritto.
Vabbè è un discorso complesso e non lo sviscerò di certo con pensieri sciolti a ruota libera.
Per ora vado avanti e cerco di non accumulare rimpianti e con la ripromessa di non stare troppo lontano dal blog.
Buon Natale a tutti!

3 Commenti:

Alle 23 dicembre 2009 alle ore 04:38 , Blogger Parao ha detto...

Mi hai fatto sorridere, parlando della questione dell'essere chiamato "scrittore". La faccio mia, perché è esattamente come mi sento io (e come mi sono sentito, quando, nei momenti di maggior entusiasmo, mi sono definito scrittore da solo - il concetto era che se non mi definisco scrittore, non mi definisco affatto: se sono qualcosa, è "scrittore"). Tuttora, dopo quattro romanzi pubblicati, cinque scritti e più un sesto in revisione e un settimo giunto a metà della sua prima stesura.
Le cose non cambiano andando avanti, è questo che tento di dirti (sempre con quella tremenda tendenza parentetica che pare ci accomuni. E ora chiudo la parentesi!).
Credo, anzi sono praticamente sicuro della cosa, che comincerò a sentirmi davvero uno scrittore il giorno in cui diventerà la mia professione. Quando, cioè, guadagnerò a sufficienza con i miei romanzi per vivere di scrittura.

Certo, non è questo che è uno scrittore. Me lo dico da solo che uno scrittore è chi scrive con grande serietà e abnegazione, qualsiasi sia il risultato che ottiene. E che il sentirsi scrittore, stando a quanto dico sopra, sia una mera questione di "professione". Eppure non ci posso fare nulla: come ci si fa a prendere sul serio, quando il mondo intero non ti prende sul serio? Non ci riesco, punto e basta. Quindi penso di capirti - con le dovute differenze di pensiero che ci contraddistingono.

Per il resto, contento che tu sia impegnato, che stia vivendo le tue prime esperienze da autore edito, eccetera. Sono emozioni e diventeranno ricordi indelebili, seppur sfumati.
Un bel periodo, che devi goderti appieno.

Di come va il romanzo (e magari frattanto lo acquisto e leggo), ne parleremo più avanti, perché ci vuole un po' di tempo per capirlo.

 
Alle 27 dicembre 2009 alle ore 10:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sono Alessandro Desideri di Poggio Moiano.
Sono proprio contento per il tuo libro...
Cercherò di acquistarlo al piu presto...
In bocca al lupo per il proseguo della tua avventura.

 
Alle 27 dicembre 2009 alle ore 14:08 , Blogger Associazione REArTE ha detto...

Oggi abbiamo presentato il libro a Poggio Moiano e c'era molta gente.
Secondo me sta incuriosendo questo romanzo, speriamo nelle vendite! Bravo Fabio la presentazione è stata molto carina ed emozionante.
Cmq mi sento un po' Viola!!!

 

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