548DAB Magie di Omnia: Mondi WoW

martedì 22 settembre 2009

Mondi WoW

Omnia è un mondo molto sfaccettato, innovativo (che parolone) per certi versi, mischia l'urban con il classic, razze ed evouluzioni, tecnologia e magia. Ci ho ambientato una storia, ho dato nomi, caratteristiche e capacità ai suoi abitanti. Tutto molto creativo e stimolante. Ma il mio mondo, neanche nel più fantasioso dei miei sogni, potrebbe mai appassionare e inglobare visceralmente oltre undici milioni di persone come invece fa World of Warcraft.

Lo so, sono arrivato tardi, World of Warcraft (in gergo WoW) nasce nel 2004 ed è il gioco MMORPG (da Wikipedia: Il termine Massive(ly) Multiplayer Online Role-Playing Game ed il suo acronimo inglese MMORPG identifica un gioco di ruolo per computer o console che viene svolto tramite internet contemporaneamente da più persone. Migliaia di giocatori possono interagire interpretando personaggi che si evolvono insieme al mondo persistente che li circonda ed in cui vivono) più giocato al mondo, e voglio dire che non l'ho scoperto ora, lo conoscevo da tempo, anzi ho fatto anche finta di conoscerlo bene al tempo in cui lavoravo al Blockbuster come Game Specialist. Giocavo a un gioco on-line più urban, City of Villans (o Heroes) e sapevo cosa rappresentano per la mia indole maniaca, questo tipo di giochi, nient'altro che una droga. Per cui me ne sono tenuto consapevolmente alla larga.

Fino a quest'estate, quando, in qualche giornata di noia, ho istallato la versione di prova a un euro. Si comincia così. Lo so, alzo la mano, sono in piedi di fronte a un gruppo di persone con le occhiaie e la gobba e dico "Buongiorno a tutti, mi chiamo Fabio, ho 29 anni e sono dipendente da WOW".
Il fatto è che secondo il mio modesto parere, WoW rappresenta per le persone (in virtuale e più interattivamente), quello che i libri rappresentano in maniera più semplice e ridotta, ma non meno entusiasmante. Amo i libri da sempre, amo immergermi nella lettura, vivere storie e avventure lontane da me, nei mondi fantasmagorici dell'immaginazione. Vivere l'esistenza sognata di qualcuno che non sono io, vederlo crescere, scontrarsi con le difficoltà e immaginare cosa farei io... questo è leggere.

Beh, Wow fa tutto questo, ma non è qualcosa che immagini, è qualcosa che vedi, che vivi, da vicino. Per chi non lo sapesse, in sintesi, questo è WoW: tu ti crei un personaggio, gli dai un nome, scegli la razza di appartenenza (umana, nana, gnoma, elfica...) e anche una sorta di indole (ladro, guerriero, mago, prete, paladino, etc...) e anche la predisposizione: buono o cattivo (alleanza o orda). Poi... bum! Vieni catapultato in mondo reale, dove ti muovi e interagisci e cresci, impari a fare cose (magie, combattimenti) a seconda di quello che sei, attraverso quest (missioni). Così il tuo personaggio si evolve, sale di livello e tu ti appassioni alle sue vicende e vuoi vederlo sempre più ricco (anche economicamente), bravo e capace, apprezzato e in grado di superare ogni cosa.

E così la tua vita si sdoppia, sei lui e vuoi riuscire. Ci credi. Ad aumentare la dipendenza ci sono altri come te, amici che conosci attraverso i loro simulacri, che ti aiutano, che credono che uccidere quel dato mostro sia importante per loro quanto per te.

Questa è la via della dipendenza, questa è droga. Perdi la cognizione, il tempo passa e tu non sei sulla Terra, passi le ore a Stormwind, o Sentinel Hill, o a Rebel Camp. Wow è un mondo vastissimo, percorribile via nave, via grifone, via cavallo a piedi. Ovunque terre sconosciute e nemici o amici di tutti i livelli.

Ci vorrebbe l'immensità del linguaggio binario, infinito, per esplorare le possibilità di questo mondo fantastico. Perchè sì, nel caso non l'aveste capito, è un mondo Fantasy. Con la F maiuscola.


1 Commenti:

Alle 23 settembre 2009 alle ore 04:38 , Anonymous Mirco ha detto...

Ho paura di provarlo. Potrei non uscirne più.
Mi conosco.

 

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