Chiacchierata tra esordienti - prima parte

Presto indirò una specie di chat-appuntamento al quale si potrà partecipare liberamente e confrontarsi. Ma andiamo con oridne: il primo stralcio...
Questa è stata proprio una delle prime cose che ci siamo detti, perchè la conversazione è iniziata mentre concludevo un lavoro da consegnare a breve...
[…]
cicobyo
intanto come primo consiglio da esordiente scrittore ti dico: se vuoi fare lo scrittore, trovati un altro lavoro
Mirco
ahhaha questo è certo
cicobyo
purtroppo esordiente o pubblicato, sono pochi che si sostengono con la scrittura
Mirco
eh si immagino
a meno che non si vendano decine di migliaia di copie
cicobyo
esatto
ma nemmeno, sai
considera che prendi dal 5 al 7% sul prezzo di copertina
Mirco
così poco?
cicobyo
quindi se vuoi guadagnare davvero ti tocca vendere un milione
sì
Mirco
un euro
cicobyo
gli autori affermati possono arrivare al 10
Mirco
o poco piu' se il libro costa 16 euro
cicobyo
esatto
non contare sulle copie vendute
Mirco
mmm... bisognerebbe vendere almeno 30.000 copie l'anno per essere un modesto cittadino
cicobyo
e guarda che 30.000 sono tante
saresti un caso letterario se le facessi da esordiente
Mirco
eh lo so, poi dico: 30.000 ogni anno :D
forse umberto eco lo potrebbe fare
cicobyo
per una casa editrice media già 5000 copie sono tante, un successo
per mondadori il minimo è 10.000
[…]
E questo è solo l'inizio...
Etichette: On Writing, Via Libris

4 Commenti:
30.000 copie l'anno è esattamente il numero che serve per vivere normalmente (vanno tolte, dagli ipotetici 30mila euro guadagnati, le tasse) e anche piuttosto tranquilli (pensandola male, ci si attesterebbe sui 1700 euro mensili, senza tredicesima).
Va considerato che, se si vendono 30.000 copie con un romanzo, poi, sforzandosi di sfornare i successivi due/tre anni un romanzo all'anno, le 30.000 copie/anno non sono difficili da raggiungere, come quota, perché si hanno più titoli in libreria.
Esistono le versioni economiche, le pocket. Vendendo 30.000 copie una volta è quasi sicuro che un sano sforzo d'abnegazione (leggi, tentando di produrre al meglio delle proprie possibilità) si riesca a vivere di scrittura.
Personalmente, sono fuori dai giochi e mi sono messo l'animo in pace (anche se non ho smesso di sognare, ovviamente!). Il massimo ottenuto è 2500 copie circa a libro della mia trilogia (7500 in tutto, insomma). Nel genere, le 5000 copie sono un ottimo risultato (mi dicono anche il mio, ma io stento a considerarlo più di "buono").
Da esordiente che ero, mi ritengo soddisfatto. Nient'affatto del risultato successivo: poco più di 1000 copie.
L'unica soluzione è scrivere perché si vuole scrivere, non perché si vuole vivere di scrittura. Se poi capita, meglio.
L'idea della chat è carina, ma io ormai sono diventato allergico a queste cose. Anzi, dopo troppi anni di esposizione sulla rete, mi sto via via ritirando nel mio piccolo (salvo aprirmi ai Feed RSS che controllano siti stimolanti come il tuo, Fabio). Evito come la peste le chat, Skype o MSN (tranne che con gli amici all'estero) e, negli ultimi tre anni, mi sono anche disaffezionato ai forum.
Intanto ti ringrazio per il contributo... preziosissimo!
Come volevasi dimostrare in pratica non so nulla del mondo dell'editoria, visto che c'è gente che lo vive e lo ha vissuto molto più di me (ci vuole tanto!).
Poi grazie anche dell'apprezzamento per il mio piccolo blog. Capisco che vuoi uscire da questo mondo ma mi piacerebbe che contribuissi a questa idea di riportare i contributi personali di autori o aspiranti tali. Potresti scrivere un post qui quando vuoi su ciò che vuoi... che ne dici?
Fabio, ti ringrazio per l'invito, ma attualmente (e sarà così anche nell'immediato futuro) non ho quasi il tempo da dedicare ai miei romanzi. Pretendere da me stesso di occuparmi d'altro sarebbe troppo.
In ogni caso seguirò con interesse e, se avrò qualcosa da dire, interverrò.
Ciao Fabio, buona idea questa di riportare i confronti con altri esordienti. Certo che pensare ai numeri a volte è un pò sconfortante, ma anche io credo che voler scrivere per vivere sia come voler fare affidamento a una visione nel Sahara.
Ciao. Fabrizio
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