548DAB Magie di Omnia: Parliamo di Editor

giovedì 24 maggio 2007

Parliamo di Editor

Ho comprato un libro, "Pubblicate esordienti?" della NUTRIMENTI edizioni. Ci sono tre articoli interessanti: uno di un editore, uno di una editor e uno di Andrea Camilleri. Il resto del libricino è un elenco, ben sitlato, di case editrici e dei referenti a cui indirizzare il materiale.


La frase che mi ha colpito dell'intervista dell'editor Giovanna Bentivoglio delle Edizioni e/o alla domanda "Come si deve presentare un manoscritto alla ad una casa editrice?" è stata:

Sono inutili sintesi, sinossi, tentazioni in cui uno dice cosa ha voluto fare con il suo libro. Il libro è una creatura che si impone da sola, non ha bisogno di accompagnatori.

E' stato un duro colpo. Soprattutto perchè io ho spedito, come sapete, 15 plichi con il materiale di presentazione del romanzo. Se avessi dovuto spedire 14 copie del romanzo starei firmando un mutuo. Per questo ho chiesto delucidazioni a Moony e la risposta non mi ha certo rincuorato. Un vicolo cieco, dunque.

Ma parliamo di editor. La definizione migliore che ho trovato è stata scritta da Claire Delannoy in "Lettera a un giovane scrittore":

[...]La parte dell'angelo, la parte dell'ombra, quella della levatrice che aiuta a nascere, ecco come definisco il mestiere dell'editor.
[...]L'editor è il custode segreto del testo, colui che ne conosce l'humus, la germinazione, la crescita, il concime, è il giardiniere fantasma. Ma il giardino non gli appartiene; a volte d'altronde il suo compito si riduce soltanto all'annaffiare qualche pianta.


Non potrei trovare definizione migliore.

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