548DAB Magie di Omnia: Dovere

sabato 9 maggio 2009

Dovere

Mentre la stesura, si spera definitiva, del romanzo prosegue, vorrei condividere con chi ancora, stoico e paziente, legge questo blog, una riflessione su un libro che ho appena acquistato. "Io Scrivo" di Simone Maria Navarra. Quale riflessione? Semplice: scrivere, lo fai, desideri farlo, sai farlo, ma se non ti pubblicano... se lo stesso uno scrittore?


La mia risposta è sì. La prima cosa che viene in mente nell'avere tra le mani un libro di consigli semi-seri sulla scrittura scritto da un esordiente è: ma cosa avrà mai da insegnarmi uno a cui nessuno ha mai pubblicato un libro?
Probabilmente niente, in pratica molto. Questo perchè è pregiudizio comune che se non ti pubblicano non vali niente. L'ho pensato anche io per tanto tempo. Troppo.

La gente immagina che la pubblicazione sia una specie di meccanismo automatico, come i distributori di merendine: ci metti i soldi, hai il tuo dolcetto. Non è così, ma non per l'elementarità del processo, ma semplicemente perchè gli editori sono tutto tranne che una macchina perfetta. Lo dimostra la spazzatura che c'è in vendita nelle librerie (e che vende anche), lo dimostrano soprattutto i centinaia di scrittori validi che sono ancora in attesa di risposte. E che quando le ricevono sono negative.

Gli editori, gli editor, i comitati di lettura, i beta-lettori, i redattori, le segretarie... tutti gli ingranaggi in cui viene (se sei fortunato) tormentato un romanzo di un emergente sono fatti da uomini e donne come noi, che possono sbagliare, che hanno gusti e preferenze, che spesso hanno anche pochissima pazienza. Sono umani.
E peggio ancora sono umani che vengono pagati per far guadagnare. Quindi devono rispondere a delle logiche che spesso neanche gli appartengono, devono seguire linee guida che non condividono e senza neanche avere la seppur minima prospettiva di diventare famosi.

Simone Maria Navarra è geniale, davvero, è acuto, brillante, sa cosa dire e come dirlo, ha qualcosa da dire come essere umano, è costruttivo (seppur nel suo sconfinato cinismo e disillusione).
Il suo libro di esperienze... Io Scrivo... basta guardarlo: la copertina ricopia la grafica del best-seller "Io Uccido" di Faletti. Motivo? Da grafico professionista ci posso arrivare: nella testa di un editore un emergente, uno che dice "Io Scrivo" è un killer. Del suo tempo, della sua attenzione, delle sue lettere di rifiuto standard, più di una disgrazia, meno di un genocidio.
E' la stessa cosa che passa per la testa di amici e parenti quando ti chiedono che fai e tu rispondi "Io Scrivo" e leggi chiaramente nella loro espressione "oddio adesso mi rifila qualche cosa pallosa da leggere che non mi piacerà e io dovrò anche fare finta che mi sia piaciuto".

Ma perchè la grafica del best-seller italiano per eccellenza? Perchè ogni esordiente è convinto di aver scritto un best-seller, che venderà milioni di copie e lo renderà famoso.
Aggiungo che spesso molti esordienti sono serial-killer della lingua italiana. E credo di aver detto tutto. Scelta geniale quindi. Come l'autore e come il suo libro primo, il libro che non avrebbe mai immaginato di scrivere nè di vedere pubblicato, mentre altre sue creazioni giacciono in attesa nel cassetto dei sogni che assomiglia sempre di più a una cassapanca.

Per quello che può servire, Faletti e il suo "Io Uccido" ha passato la stessa snervante trafila... da pessimo libro che nessuno voleva pubblicare a libercolo leggibile grazie a sapienti consigli di sapienti editori.
Una spolverata di buon marketing et voilà...

Torno a leggere "Io scrivo" di Simone Maria Navarra e magari vado anche avanti a scrivere "Le Magie di Omnia", il mio primo libro che vedrà la luce. Nel frattempo vi consiglio il manuale di Navarra. Ah.. dimenticavo... è molto divertente.


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1 Commenti:

Alle 16 luglio 2009 alle ore 08:38 , Anonymous Sam ha detto...

Complimenti per la recensione.

 

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