548DAB Magie di Omnia: Le Magie di Omnia - The Last Stand

domenica 17 agosto 2008

Le Magie di Omnia - The Last Stand

Questo blog non è morto. Si è soltanto ammalato. Alla faccia delle riforme brunettiane mi sono messo in malattia, perchè dovevo, perchè potevo, perchè ero malato. Cancro. Dopo aver concepito questo mondo e il romanzo ho creduto davvero di aver creato qualcosa di speciale. E lo era. Finchè non si è rivelato una macchia oscura nelle radiografie della mia vita.


Il tono del post è tragicomico, ma non macabro.
Il fatto è che dopo aver analizzato le delusioni e le amarezze che il romanzo mi ha provocato, mi sono reso conto di essere malato. La brama di pubblicarlo, di avere un riconoscimento per ciò che avevo fatto, aveva contagiato la mia personalità, non pensavo ad altro, non facevo altro che lavorare in quella direzione. Il laboratorio, i beta-test, il blog stesso, sono tutti tentativi in quella direzione che mi hanno coinvolto a tal punto che la pubblicazione era diventato l'unico scopo della mia vita, la salvezza, la conferma di quello che ero.

Quando però ho analizzato la cosa, ripreso le critiche che mi erano state fatte, per vie formali e informali, ho capito che qualcosa non andava. Ho visto Omnia per quello che era, un cancro. Brutto da dire, ma è così.
Il primo stadio che ho attraversato dopo questa diagnosi è stato il rifiuto. Non ne volevo più sapere e per sugellare la rinnovata rinascita ho lavorato ad altre storie, portandole a termine con la sicurezza che non avrei mai più dato così tanto di me stesso a un progetto. E così è stato.

Ma i tumori, si sa, se non li curi, ti uccidono. Così, da un po' ho iniziato la chemioterapia creativa. Credo di aver capito cosa non andasse nel romanzo (intesi: il romanzo va bene così com'è, il problema è che non va bene per la nostra editoria "fantasy", che vuole fantasia nella forma della struttura, ma non nella struttura stessa. In altre parole: crea un mostro come ti pare, ma il mostro ci deve essere) e adesso ci sto lavorando.

Rivoluzionerò parte della storia, toglierò alcuni personaggi e ne inserirò altri, tutto per mettere ordine, far scorrere tutto in un'unica direzione, per dare al romanzo la forma corretta che penetri perfettamente i piani dell'editoria, come quei giochi dei bambini dove hai dei buchi a forma di quadrato, cerchio, stella e tu ci puoi inserire solo i pezzi che vi corrispondono.

Avrei lasciato stare, ma non ho potuto. Avrei potuto gestire Omnia come il mio più grosso fallimento, un cancro nel percorso della mia vita creativa, ma non me la sono sentita. Lo devo a tutte le persone che hanno trovato qualcosa di speciale nelle mie trovate folli e nelle mie storie improbabili, lo devo alla storia stessa, che merita di intrattenere tutti quelli a cui era destinata, senza i quali non sarebbe mai venuta la mondo.

Concludo - e torno alla quarta stesura - col ringraziare la persona che più di tutti mi ha aperto gli occhi, con freddezza e pugno di ferro, schiaffeggiandomi e prendendosi anche degli insulti. E' l'editor migliore che io abbia mai incontrato, sincera, competente, preparata e diretta. Ha molti detrattori ma garantisco una onestà intellettuale di questa persona al di sopra di ogni parzialità. Si fa chiamare Gamberetta ed è il recensore più temuto del sito Gamberi Fantasy. Per quanto fior fior di editor o pseudo-tali, colleghi, amici e conoscenti, esperti e non, si siano prodigati in consigli e dritte, lei è stata l'unica che ha saputo farmi un'analisi dettagliata, accurata, minuziosa, torrenziale dei difetti del romanzo. E non le sarò mai grato abbastanza.

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17 Commenti:

Alle 17 agosto 2008 alle ore 13:35 , Blogger Simone ha detto...

Be', in bocca al lupo per il nuovo lavoro allora!

Simone

 
Alle 17 agosto 2008 alle ore 15:01 , Blogger cicobyo ha detto...

Grazie... crepi il lupo. In fondo si può vivere in maniera semplice e fregarsene dei rimpianti o complicarsela e farsi in quattro per eliminare questi parassiti resistenti!

 
Alle 18 agosto 2008 alle ore 03:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

BEne Fabio!,
continua così!. Io come sempre sosterrò il tuo lavoro!!. Ci credo sempre anche IO.
Linda

 
Alle 18 agosto 2008 alle ore 05:47 , Blogger Laura Pozzi ha detto...

Cioè? Stravolgerai la storia? O__o

 
Alle 18 agosto 2008 alle ore 11:29 , Blogger cicobyo ha detto...

Mi sa che farò anche di peggio... stravolgerla è dire niente :-)

 
Alle 18 agosto 2008 alle ore 23:31 , Blogger Fabrizio Valenza ha detto...

Ciao Fabio.
Hai deciso di fare una cosa coraggiosa e io ti appoggio.
A presto.
Fabrizio

 
Alle 19 agosto 2008 alle ore 01:21 , Blogger cicobyo ha detto...

Grazie dell'appoggio. E poi che qualcuno mi venga a dire che sono poco umile...:-)

 
Alle 19 agosto 2008 alle ore 05:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma Gamberetta ha scritto una recensione del tuo romanzo o si è limitata a correzioni di carattere tecnico?
Te lo chiedo perchè mi piacerebbe leggere la sua recensione di Omnia, nel caso ne abbia scritta una. Spesso i suoi appunti sono davvero preziosi...

 
Alle 19 agosto 2008 alle ore 05:53 , Blogger Laura Pozzi ha detto...

Allora sono curiosa di rileggerlo una volta terminato!

 
Alle 19 agosto 2008 alle ore 14:28 , Blogger cicobyo ha detto...

Omnia non è pubblicato per cui non l'ha recensito "ufficialmente". Mi ha dato delle indicazioni molto dettagliate, che mi hanno aiutato a capire cosa non andava. E' molto brava come editor, ha un futuro!

 
Alle 20 agosto 2008 alle ore 04:01 , Blogger emmabrander ha detto...

Caro Cicobyo,
considera questo commento come un a sorta di miracolo scaturito dal fatto che mia sorella ha intercettato una rete wireless e io sono riuscita, con un panegirico lunghissimo, a recuperare la mia password su blogspot..... Paragonare omnia a un cancro è un po'eccessivo....Sicuramente ti ha portato dolore, ma anche gioia:la gioia di dare sfogo alla propria creatività,nonchè di evadere dal mondo reale in maniera non auto distruttiva come fanno molti giovani (attraverso droga e alcool), ma in maniera costruttiva. Saper sognare è un dono e un privilegio di pochi. Non dimenticarlo mai. Baci, Emma

 
Alle 6 settembre 2008 alle ore 15:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

Chissa' se alla luce delle critiche considererai in altro modo certi romanzi da te elogiati in modo assai eccessivo, come Le Cronache del Mondo Emerso o Estasia. Lo dico perchè il tuo giudizio viene considerato come il contraltare di quello di Gamberetta, sulla voce dedicata alla troisi in Wikipedia.

 
Alle 7 settembre 2008 alle ore 15:47 , Blogger cicobyo ha detto...

Io non sono un critico, sono un lettore, e forse un giorno sarò uno scrittore. Non il dovere di essere contenuto nei giudizi, che spesso sono spinti dall'entusiasmo e dall'avventura appena terminata nei mondi creati da scrittori capaci.

Gamberetta è una ragazza molto preparata, acuta e intelligente. Ma lo è anche Licia Troisi, e non leggo con la matita rosso/blu in mano, leggo col cuore e se un romanzo mi cattura, non ne vedo i difetti, come con le persone che si amano.

Quanto al contraltare, non ne ero neanche al corrente. Lo trovo un po' troppo manicheo, quello che ho scritto della Ragazza Drago lo pensavo e lo penso tutt'ora, questo mi etichetta come un fan della Troisi? E sia... è una ragazza eccezionale, la stimo anche come persona.

Sai, ci sono mondi in cui può coesistere l'ammirazione per Gamberetta e quella per la Troisi. Sono mondi lontani, difficili da raggiungere e vivono in pace, uno di questi è proprio Omnia.

 
Alle 8 settembre 2008 alle ore 11:43 , Blogger Fabrizio Valenza ha detto...

Bello quando gli anonimi si sentono in diritto di dire la qualunque con la sfrontatezza... dell'anonimo, per l'appunto.
Pollice giù all'anonimo.
Pollice su a Cicobio.

 
Alle 16 ottobre 2008 alle ore 12:57 , Blogger ExErebo ha detto...

Frequento il tuo blog da un po' di tempo, sebbene la mia sia una presenza spettriforme, e non ho letto il tuo romanzo... Mi sento di intervenire ora perché colpito dal profondo dolore che trasuda dalle tue parole. Anch'io scrivo e credo sia inevitabile per chiunque lo faccia avere ondate positive di creatività, e ondate - spesso anomale - di tremendo rigetto, durante le quali si vorrebbe non aver mai iniziato a buttar giù le nostre storie una parola dopo l'altra. Perciò ti capisco.

Scrivi: 'La brama di pubblicarlo, di avere un riconoscimento per ciò che avevo fatto, aveva contagiato la mia personalità, non pensavo ad altro, non facevo altro che lavorare in quella direzione. Il laboratorio, i beta-test, il blog stesso, sono tutti tentativi in quella direzione che mi hanno coinvolto a tal punto che la pubblicazione era diventato l'unico scopo della mia vita, la salvezza, la conferma di quello che ero.'

Ora la situazione non mi sembra cambiata, anzi... voglio dire, è giusto ritornare sui propri scritti eccetera, ma piegarti alla logica delle case editrici, disfare ciò che tanto hai amato e ricostruirlo nella speranza che questa volta gli editori accettino di pubblicarlo non è ancora un altro di quei tentativi che ti ha portato a quella che definisci 'malattia'?

Potresti dedicarti ad altre storie, magari con maggiore impegno, e non come semplice fuga da Omnia... Chissà, potresti avere più fortuna, e non è detto che un giorno tu non possa tornare alla tua prima storia e arrivare a pubblicarla.

Perdonami, non sono nessuno e forse non ho il diritto di parlarti in questo modo. Anch'io sto attraversando un periodo simile e, forse, più che consigliarti, sto cercando di chiarire a me stesso quello che voglio e quello che devo...

In ogni caso, qualunque sia la tua decisione finale, ti auguro buona fortuna. Dio sa quanta ne abbiamo bisogno, noi disperati schiavi della carta...

un abbraccio

 
Alle 18 ottobre 2008 alle ore 05:41 , Anonymous Anonimo ha detto...

Caro Exerebo, il tuo sostegno mi commuove, come quello di tutti gli amici che qui sono intervenuti a darmi conforto. Vi ringrazio e vorrei rassicurarvi sul fatto che non sto male fisicamente e che era importante per me realizzare questa fase, capire cosa cambiare in me e anche nella storia. La scrittura è uno strumento di crescita potentissimo, ti spinge ad analizzare il mondo e il modo in cui lo percepisci, a capire le persone al di là delle loro maschere per date credibilità ai tuoi personaggi. Tutto questo mette a dura prova la tua sensibilità, te la strizza, la pota ma poi rifiorisce più rigogliosa che mai. La ripresa è lenta ma c'è.
Non ho lasciato la scrittura, ho solo spostato il mio bruciante entusiasmo in un'altra adrenalinica attività: la scherma! Torno lentamente alla scrittura da professionista, con consapevolezza e meno amarezza.
Non c'è biasimo nel "fare la vittima", almeno non quanto essere il carnefice di sè stessi.

 
Alle 19 ottobre 2008 alle ore 05:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

ciao Fabio!
A mio parere è normale cercare approvazione. Anch'io dopo un anno di lavoro (sei mesi di scrittura e altrettanti di revisione) vorrei avere la conferma di non aver perso tempo. Purtroppo spedire plichi a destra e a manca mi ha distratto e negli ultimi mesi non ho concluso granché, ecco, questo è un errore che non va fatto!
Non so se mai arriveranno risposte positive, ma non fa niente. Ciò che conta per me, è l'approvazione di chi l'ha letto e la consapevolezza di aver migliorato il mio stile. Quindi non ho perso tempo, anzi.
Sono convinto che anche tu hai imparato nuove cose scrivendo. Le metterai in pratica per il tuo prossimo romanzo, o per la riscrittura di Omnia.

Da quel che ho capito sarà molto diversa, quindi perché non metti la vecchia versione online? O su Lulu? A Fabrizio Valenza ha portato fortuna (fortuna sorretta da una massiccia dose di bravura).
Non si sa mai!

 

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