548DAB Magie di Omnia: giugno 2007

venerdì 29 giugno 2007

Il Vortincanto

E' il magidomestico per eccelenza. Ogni famiglia di Omnia ne ha uno. Consiste in un vortice magico contenuto in una teca trasparente di diverse forme e misure, che lava, stira e pulisce. Ci si mette dentro qualsiasi cosa e lo restituisce asciutto e pulito. Il suo magi-meccanismo si integra con sapozioni (saponi magici). Se lo si libera dalla teca pulisce anche la casa, il difficile e farlo tornare dentro.



Oltre che con sapozioni funziona con un incantesimo in Arcano abbastanza semplice il Cleo. Per risolvere il rebus Cleo in genere è sufficiente pulire con convinzione finchè non ci si sente sollevati. In alternativa si possono lavare e stirare a mano vestiti o lucidare piatti e posate.
Le istruzioni che accompagnano il vortincanto danno diversi suggerimenti.
Alcuni modelli vengono forniti con una bacchetta per direzionarli.
Esiste una versione moderna, meno potente ma più maneggevole e (se necessario da viaggio) che consiste in una bacchetta che, se fatta girare vorticosamente genera un vortincanto pulitore a tempo. Più si gira più dura, con tanta più velocità e forza si vortica la bacchetta, tanto più potente sarà il vortincanto generato.
Modelli più diffusi:
VORTEX 2000, MAGIR3, INCANTORNADO 7PLUS, INCANTORNADO POCKET

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La presentazione

Ho deciso di pubblicare la lettera di accompagnamento che accompagna il materiale di presentazione del romanzo che ho spedito a molte case editrici. Il plico, di una decina di pagine, comprende anche una sinossi dettagliata, una breve biografia, una scheda tecnica con indicate battute, cartelle, capitoli etc..., un'immagine di Omnia e il grafico della tensione dell'opera. Insieme al materiale ho spedito anche tre capitoli estratti dal romanzo. Di seguito la lettera:

PAPIRIA (SC), PG II AC – MMDCXIII, > *


Ho scritto la storia che avrei voluto leggere.

NOTA: questo post riguarda la versione precedente del romanzo definitivo, in libreria da novembre 2009 con trama e personaggi diversi




Mi sarebbe piaciuto che fosse raccontata a più voci, e mi sono diviso in sei, anzi in otto.
Volevo che la magia fosse vista come un talento individuale e che si integrasse con la vita quotidiana, pur mantenendo il suo carattere eccezionale. È nata una storia in cui sei bambine terrestri si confrontano con due gemelli di un lontano pianeta magico.
Ho mantenuto questa proporzione anche nell’articolazione del libro: sei capitoli su otto si svolgono sulla Terra, in un paesino rurale del Centro Italia, i restanti su Omnia, un luogo astrale abitato da esseri umani emigrati più di duemila anni orsono.
Volevo che non ci fosse un cattivo verso cui puntare il dito, e sono nate sei bambine in lotta con i loro desideri e con la soglia tumultuosa dell’adolescenza.
Volevo una storia mossa da intrighi e indagini formato bonsai, e ho raccontato un magi-thriller ambientato in una scuola elementare.
Volevo un mondo magico sì lontano da noi, ma comprensibile, dove gli abitanti potessero mangiare la pizza e navigare in Internet, cioè dove la magia fosse un catalizzatore e non un’arma.
Tutto questo l’ho fatto accadere, senza strofinare lampade o pronunciare incantesimi ma con qualcosa dentro di me che assomigliava a una magia: la fantasia.
Così ho ideato una saga "LE MAGIE DI OMNIA", di cui PRODIGI ELEMENTARI è il primo volume, autoconclusivo.



*Su Omnia si usano i numeri romani per indicare le date. I giorni (meri) si contano in successione. La data sopra riportata si legge così:
PAPIRIA (Lemma di SCRIBIA), secondo PERGAMERO di ACAIO – 2613esima triade, magico del Drago (>=Magico del Drago | <=Magico dell’Unicorno | <>=Magico dell’Oracolo).



Che ne dite, mi sono presentato bene?

NOTA: questo post riguarda la versione precedente del romanzo definitivo, in libreria da settembre 2009 con trama e personaggi diversi

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Il Mondo Emerso... dalla magica penna di Licia

Consigliare libri non è il mio forte. Primo perchè arrivo sempre tardi (lo hanno letto già tutti), secondo perchè un romanzo è personale, non è dello scrittore, è di tutti e di ognuno. Per cui quello che è mio spesso ce l'ho perchè mi piace, mi sta bene addosso e calza alla perfezione le mie emozioni extralarge. Ma questo romanzo mi sento di caldeggiarlo: Le Cronache del Mondo Emerso - la trilogia completa, di Licia Troisi.


Sono sincero, lo stile mi ha catturato subito, la storia no. Questo non perchè fosse piatta o chissà cosa, ma perchè il fantasy cappa e spada, anche quello più movimentato e truculento, mi annoia.
La storia della prima trilogia del Mondo Emerso però è diversa. E' bella, appassionante, umana, semplice che scivola nel cuore senza passare dalla mente, coplessa perchè suona tutte le corde dell'anima. La protagonista Nihal è alla ricerca di un perchè. Come lo siamo tutti. Per questo, anche se è di ambientazione medioevaleggiante, cattura per le crisi post-moderne e le nevrosi quotidiane di tutti noi.
La storia soprende sempre, anche gli stessi protagonisti. Nessuno sa cosa succederà, non c'è forzatura nella mano dell'autrice, le cose accadono, come nella vita, sono le scelte che ci muovono, non le capacità. Anzi! Spesso le nostre capacità ci ostacolano.

Quindi, se non lo avete già fatto, leggetelo, perchè questa trilogia è serenità e bei momenti allo stato puro.


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martedì 26 giugno 2007

Memorie di una geisha

Immaginiamo di essere seduti, voi e io, in una stanza silenziosa affacciata su un giardino, a parlare del più e del meno e a sorseggiare una tazza di tè verde, e che il discorso cada su un fatto avvenuto tanto tempo prima e che io vi dica: "Il pomeriggio in cui incontrai quell'uomo... fu il più bello della mia vita, e anche il più brutto". Sono convinta che mettereste giù la vostra tazza e replichereste: "Be', come'è possibile? Era il più bello o il più brutto? Una cosa esclude l'altra!" Di solito riderei di me stessa, dichiarandomi d'accordo con voi, ma la verità è che il pomeriggio in cui incontrai il signor Tanaka Ichiro fu al tempo stesso il migliore e il peggiore della mia vita. Mi era sembrato un uomo così affascinante che persino il sentore di pesce che proveniva dalle sue mani aveva un che di profumato. Ma, se non l'avessi conosciuto, sono sicura che non avrei mai fatto la geisha.

Artur Golden, Memorie di una geisha


E pensare che l'autore l'aveva dapprima scritto in terza persona! Il libro, invece, è raccontato dalla piccola Chiyo gettata nel piccolo mondo di gheishe, di piccole donne ingigantite dalla loro aura, così teatrale per noi occidentali. L'icipit è un po' lungo, nella parte iniziale, però l frase finale chiarisce il tutto. Personalmente avrei iniziato con "Il pomeriggio...", in media res, come si usa fare. Diciamo che te lo aspetti un incipit così per questo romanzo e le aspettative non vengono deluse... ma occhio: appropriato e scontato sono due cose diverse!


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lunedì 25 giugno 2007

Telefonare

Oggi ho chiamato per la prima volta una casa editrice, la Giunti. Al centralino sono stati cortesi, ho detto chi ero e mi hanno passato la persona che cercavo, una redattrice. Lei è stata molto cortese, come mi aveva detto Moony per e-mail, negli ultimi 20 giorni sono stati molto impegnati con riunioni di carattere editoriale.

Di conseguenza la lettura dei manoscritti è in pausa. La cosa importante che mi ha detto è stata che a luglio avranno più tempo e che prima dell'estate (penso intendesse agosto) mi daranno una risposta. Per adesso il manoscritto ce l'editor della stessa Moony. Questa però non l'ho capita, il manoscritto era indirizzato a lei e Moony aveva parlato di me alla una redattrice, perchè il romanzo ce l'ha la l'editor? Mah... il tempo ci dirà.

Consiglio da principiante alla prima telefonata: nonostante la cortesia (e del centralino e della redattrice) evitate di chiamare a meno che non siete già degli autori conosciuti. Non so come mai ma ho comunque avuto l'impressione di essere considerato uno scocciatore...

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venerdì 15 giugno 2007

Le Poste e la Copertina

Andare alle Poste è sempre un'esperienza unica. E' come entrare in un mondo parallelo, affollatissimo, con personaggi al limite del grottesco. Una volta tanto però, sei fortunato. Io sono uno dei pochi che può dire di esserlo stato, alle Poste.


Andò così:
Due mattine fa sono andato alle Poste centrali d Bologna per spedire una copia del romanzo a un'altra lettrice test, Sara Calabrese e anche un plico con la presentazione del romanzo a un'agezia letteraria, Agnese Incisa. Avevo preparato il mio bel pacchetto con il libro ed ero prono a sborsare i miei soliti 5 euro e 70 (credo) per la spedizione, quando l'impiegata delle poste mi annuncia che se spedisci solo un libro (senza lettere o allegati vari) puoi usufruire di un'agevolazione per la quale spendi solo 1,50 (credo) invece che 5 euro e passa. Lì per lì ho pensato Brutte stronze incompetenti, avrò spedito 12 libri e speso una ammontare di euro da capogiro e me lo dite adesso???? Poi mi sono detto, "Dai, è stata carina, la mangiata di faccia non la merita".

Così mi ha detto che dovevo aprire un lembo del pacchetto per la spedizione in modo da poter essere verificato che in effetti c'era un libro all'interno, oppure spedirlo in una busta apribile di quelle che hanno loro. Mi sono fatto due conti e ho scartato il pacco. Quando ha visto il romanzo (la copertina) è stato subito amore e ha cominciato a sfogliarlo. Ha cercato di capire chi lo pubblicasse e siccome io ho messo un punto interrogativo al posto di edizioni non capiva chi avesse pubblicato il libro.

Al che ho confessato che il libro era il mio e che era inedito, ancora. Tutta euforica mi ha fatto l'"in bocca al lupo" e mi ha detto una frase carnissima So già che farai carriera, me lo sento. A costo di sembrare megalomane, la frase mi ha fatto molto piacere, visto che era la prima volta che parlavo con lei, posso dire che queste frasi sono benzina per l'autostima.
Poi ha aggiunto Segnati il mio nome, sono Sabrina e voglio una copia se esce. Ovviamente è nella lista!

Detto questo posto qui la copertina del romanzo (quella fatta da me) così mi potete dire se vi piace!



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domenica 10 giugno 2007

L'Erinno

E' uno dei tanti strumenti delle streghe. L'erinno è un corno lungo con un’impugnatura e un grilletto. All’estremità opposta c’è una specie di palloncino. Serve per raccogliere gli urli, gli aliti e le onde. Se si preme il grilletto l’erinno risucchia i suoni e li rinchiude nel palloncino. Cattura anche vapori e spruzzi.

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mercoledì 6 giugno 2007

Curioso... (per non dire peggio)

L'altro giorno ho trovato una raccomandata nella buchetta delle lettere, vado in posta, la ritiro, era un plico. Familiare.
Lo guardo bene, era il plico che ho mandato al Concorso Tabula Fati, con il racconto "Il Collezionista". Mi era tornato indietro.
Spiegazione? E' rimasto troppo a lungo in giacenza, nessuno l'ha ritirato per un mese e miè tornato indietro. Ho chiamato, chiesto spiegazioni "A volte capita" mi hanno risposto. "Ce lo rispedisca, e non badi alla scadenza dei termini"! Ci mancherebbe altro, mi veniva da dire. Fatto stà che ho dovuto rispedire a mie spese il plico. Ripeto, emergenti ma non squattrinati, si deve essere... dire io.


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Attese

Ne succedono di cose, ma a volte preferisco non parlarne per scaramanzia. Faccio un piccolo riassunto. Ieri ho saputo da Paola Zannoner che alla DeAgostini una redattrice-lettrice sta lavorando sul romanzo. Moony ha detto che alla Giunti lo stanno valutando. Ieri ho spedito una copia del manoscritto a un editor della Salani, mi è venuta una folgorazione su suo nome, però quello che mi avevano fatto era quello di un'altra (che ho conosciuto al Fantasio, tra l'altro). Il mondo dell'editoria è fatto di attese, e quindi attendiamo. E anche a voi vi tocca di aspettare buone nuove.


Nell'attesa consiglio a tutti gli esordienti un testo molto interessante, più che altro per la parte con l'elenco di tutte le case editrici più importanti e i relativi referenti. Fate attenzione, andate sui siti, perchè non fanno distinzione tra editori a pagamento e non. In ogni caso c'è una leggenda che vi indirizza sulle specialità della casa editrice (narrativa, ragazzi, poesia, saggistica). Il testo è:
Emanuela De Crescenzo e Francesco De Filippo, Pubblicate esordienti? Guida pratica per chi ha un libro nel cassetto edito dalla Nutrimenti.

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venerdì 1 giugno 2007

Estasia - Francesco Falconi e il romanzo incantato

Non c'è niente di più appagante che leggere un romanzo e conoscerne l'autore. Fortunato? Sì. Sto leggendo questo romanzo straordinario, Estasia - Danny Martine e la Corona Incantata, è ricco di azione, mistero, trovate geniali e allo stesso divertenti. Recensioni sul libro ne trovate a iosa per il web, quindi vi risparmio la sinossi e gli stralci. Andate sul sito o sul blog.


La cosa veramente eccezionale di Estasia, è proprio l'autore. Francesco Falconi è molto disponibile, affetto da entusiasmo cronico e genialità fuori dal comune. Fate un salto sul blog e scoprirete di quante cose si occupa e quanto tiene al suo progetto. La riprova di questa stima è data dall'amicizia che lo lega a Licia Troisi, un'altra grande del panorama del "fantasy giovane". Ecco, Estasia fa parte di questo fenomeno, un gradevole rinnovamento del genere, ma non nelle tematiche e nei piloni del genere, ma nello stile, nei risvolti sociali e sociologici. Un'aggiornamento magico, per così dire.
Inutile dire che Francesco Falconi è diventato un lettore test. A breve gli invierò il romanzo e posterò qui l'eventuale recensione. Il tempo ci dirà


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